A Raffadali, Angelo Sicilia riceve il Premio “Alessio Di Giovanni”

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Il direttore Enzo Alessi: “Dopo l’aggressione di qualche mese fa, gli siamo ancora più vicini per il suo impegno nella legalità”

La cerimonia di consegna sabato 29 luglio, nell’Aula Consiliare, con una forte presenza di pubblico

 

AGRIGENTO. A Raffadali, in una Sala Consiliare gremita di pubblico, il puparo Angelo Sicilia riceve il riconoscimento per la Legalità all’interno del Premio Nazionale “Alessio Di Giovanni” diretto da Enzo Alessi. Alla cerimonia di consegna nel pomeriggio di sabato 29 luglio erano presenti Enzo Alessi, il primo cittadino Silvio Cuffaro e la giuria di valutazione del Premio, che ogni anno premia scrittori, poeti, artisti, musicisti impegnati nel sociale.

Con la premiazione ad Angelo Sicilia, Alessi manifesta la sua vicinanza al puparo siciliano dopo i recenti fatti che lo hanno visto coinvolto in un’aggressione durante un suo spettacolo sulla storia di Don Pino Puglisi qualche mese fa.

“Don Pino Puglisi diceva sempre o si è cristiani o si è mafiosi – spiega Angelo Sicilia. Non si può essere tutte e due le cose. Nel momento prima dell’aggressione stavo citando quelle stesse parole che Don Pino disse durante una delle sue ultime messe: ‘A chi crede di essere il proprietario della volontà degli altri noi diciamo: Non è l’odio la forza che muove il mondo ma l’amore”.

“Angelo Sicilia per noi è un punto di riferimento importante ed è per questo che noi lo premiamo: per il suo impegno costante per la legalità. E più qualcuno cerca di impedirglielo e più noi gli saremo vicini”dichiara Enzo Alessi.

E continua così a proposito del Premio: “Il Premio Alessio Di Giovanni ha una lunga tradizione. Sono 26 anni e si premiano sempre personalità che si collegano al grande lavoro che fece questo grande poeta e scrittore della Val Platani, legato profondamente al territorio. Uomo giusto, uomo che disse no alla mafia. Ogni anno abbiamo dato riconoscimenti che vanno nel sociale, per la cultura, per la musica, per tutti coloro che danno un contributo serio ai valori della legalità”.

Da oltre 25 anni, Angelo Sicilia porta in giro per l’Italia e all’estero, il suo teatro dei pupi antimafia contribuendo a diffondere una cultura della legalità e i principi della reciproca tolleranza e del rispetto attraverso i personaggi in scena vittime di mafia e non solo. Personaggi come Padre Pino Puglisi, lo spettacolo più rappresentato da Angelo Sicilia di cui quest’anno ricorrono i 30 anni dalla morte. E personaggi come i magistrati Falcone e Borsellino, Francesca Morvillo, il giudice Rosario Livatino, Pio La Torre, Peppino Impastato e Biagio Conte, a cui il puparo dedicherà un prossimo spettacolo in fase di elaborazione.

“Questo premio per me è molto importante – dichiara Angelo Sicilia – perché è un incoraggiamento a continuare ad andare avanti in un periodo in cui probabilmente sulla questione attenzione alla mafia si registra un calo. Enzo Alessi, direttore artistico di questo Premio, mi ha subito chiamato dopo i fatti di qualche mese fa e mi ha voluto ringraziare e incoraggiare con questo Premio. Per cui, sono molto contento di essere qua. Non è la prima volta che veniamo, a Raffadali, ma ogni volta teniamo ad esserci con grande piacere”.

Il Premio Nazionale “Alessio Di Giovanni” è un’iniziativa organizzata dal Comune di Raffadali, dalla Confederazione di Azione Popolare Italiana presieduta da Giuseppe Sicurello e dall’Accademia Teatrale di Sicilia presieduta da Tonina Rampello.

Lilia Ricca

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